Balletti famosi: Manon

“Et c’est l’histoire de Manon” sono state le ultime parole pronunciate da Manon, protagonista di uno dei balletti più controversi.

Oggi tramite il mio blog mi sono proposta di farti conoscere questa meravigliosa trama e balletto e trasferirti con me in Francia per imparare tutto su stile, tempo, carattere del personaggio, musicista e coreografo.

Il Repertorio Classico è proprio la terza fase della metodologia del balletto ‘Danza Classica No Under 40’, dove le donne possono vedere realizzato il sogno della ballerina interpretando personaggi iconici come la stessa Manon.

Visto che marzo è stato ed è il mese dedicato a Manon da tutte le allieve di Danza Classica No Under 40, ho voluto approfondire questo personaggio e raccontarti alcuni dei suoi aspetti più affascinanti.

 

Caratteristiche principali di Manon

La coreografia è di Kenneth MacMillan e la musica è di Jules Massenet, ma dobbiamo risalire all’anno 1830, precisamente all’Opéra di Parigi, per sapere quando fu rappresentata per la prima volta. E sì, per quanto incredibile possa sembrare, nel 21° secolo è ancora uno dei balletti più rilevanti al mondo.

In realtà questo balletto è basato sul romanzo ‘Manon Lescaut’ dello scrittore, traduttore e poeta francese Abate Prévost, scritto quasi 100 anni prima della prima rappresentazione. Originariamente questo romanzo si chiamava “Storia del cavaliere Des Grieux e Manon Lescaut”

 

Chi è Manon?

Quest’opera ci racconta di una giovane donna di umili origini, ma molto attraente che sta per essere portata in convento come parte del suo destino. Quello che succede è che Manon, prima di essere trasferita, attraversa la città per trovare suo fratello e lì iniziano a verificarsi una serie di eventi che ci permetteranno di vedere un cambiamento totale nel personaggio durante lo sviluppo di questo balletto.

L’innocenza, che all’inizio caratterizza Manon, si trasforma gradualmente, lasciando il posto a una donna manipolatrice e calcolatrice che sa sfruttare il suo fascino femminile per raggiungere i suoi obiettivi.

Tutto inizia con suo fratello Lescaut, che la costringe a fare la merce di scambio con Guillot de Morfontaine, un uomo di mondo, vecchio e ricco. L’uomo è attratto fin dall’inizio dalla bellezza di Manon e lei si lascia sedurre da tutti i regali costosi che le offre, abbandonando infine Des Grieux, un giovane poeta romantico follemente innamorato di lei.

Un fatto molto interessante è il fatto che il libro su cui si basa questo balletto è stato condannato fino a due volte per essere considerato scandaloso ed è per questo che non è stato fino al 1753 quando la versione rivista, ampliata e approvata ha visto la luce come oggi la conosciamo.

Si concentra proprio sulle qualità umane di Manon, su quanto siamo veramente fragili e su come le cose materiali possono trasformarci e sedurci al punto da farci cambiare completamente ciò che ha affascinato il pubblico, portando questo balletto alla fama.

 

Una storia non compresa da tutti a suo tempo

Nelle sue origini, il romanzo su cui si basa questo balletto ha dovuto apportare modifiche per essere accettato, quindi non sorprende che le recensioni dopo la prima rappresentazione non siano state così positive.

Alcuni dei più importanti provengono da alcuni giornali come The Guardian ‘che ha deciso di scrivere e cito “Fondamentalmente, Manon è una puttana e Des Grieux è un brutto pazzo”. Da parte sua, il Morning Star ha descritto questo balletto come “un terribile spreco dell’adorabile Antoinette Sibley (che fu la prima Manon), ridotta a una brutta ricercatrice di diamanti”.

Ma la cosa bella è che dopo i cinque atti il ​​pubblico si è alzato in piedi per offrire un lungo applauso agli interpreti, mettendo in chiaro che la storia era andata dritta al loro cuore. Questo è sicuramente il motivo per cui è presente oggi e perché ancora oggi Manon è regolarmente rappresentata sui principali palcoscenici del mondo.

E tu? Cosa ne pensi di questo balletto? Sei una di quelli che si commuovono per queste tipo di storie?

Dal mio punto di vista, questo è uno dei personaggi che più lascia il segno perché non indossa tutù o coroncina, ma è una donna che si adatta molto bene al presente dei nostri tempi.

 

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