Qui la scrittrice, Alina Quintana, ha trascorso tutta la sua vita tra le mura di un’accademia di danza classica. Ho avuto la fortuna di avvicinarmi alla danza classica quando ero ancora una bambina. A quel tempo, onestamente, non ero molto chiara su cosa fosse o su tutto ciò che potesse implicare e presumere. Quello che sapevo, perché lo sentivo, è che era qualcosa che mi apparteneva, qualcosa con cui volevo crescere.
Ricordo come fosse ieri quando si sono presentati nella mia scuola in cerca di nuovi talenti. Volevano solo ragazzi e mio fratello era uno dei prescelti. Non volevo separarmi da lui e siccome per me la danza classica era esprimersi attraverso il movimento, non ho esitato a infrangere le regole e iniziare a ballare davanti a tutti nella mia classe per attirare l’attenzione ed è così che mi hanno dato un opportunità.
In effetti, quei maestri di danza avrebbero avuto un enorme impatto sulla mia vita, perché fu in quel preciso momento che tutto ebbe inizio.
Da quel fatidico giorno si sarebbe sviluppata una lunga carriera che dopo molti anni mi avrebbe portato a creare quella che è la metodologia che ho chiamato Danza Classica over 40.
La danza classica ha una data di scadenza?
Se ci riferiamo al settore professionale, sì. Non possiamo vivere separati da questa realtà. È lo stesso per qualsiasi altro tipo di sport ad alte prestazioni come per la danza classica.
Dall’esterno possiamo sembrare tutte danzatrici delicate, sottili, eteree, ma siamo donne molto forti che abbiamo imparato il duro sacrificio fin da quando eravamo piccole. Nonostante la danza classica sia una passione, come nel mio caso, e occupi tutta la mia vita per anni, arriva un momento (ed è in tenera età) in cui, a livello professionale, devi cambiare rotta. Ci sono delle eccezioni, certo, come l’inesauribile Alicia Alonso, Alessandra Ferri o altri ballerini che hanno superato gli standard di età, ma in genere è così.
Quando ho lasciato la mia natia Cuba ho capito che fuori da quelle mura e, perché no, fuori dal paese, c’era un mondo intero da scoprire, ma ho anche capito che era giunto il momento di crescere, avevo già 26 anni e ai miei tempi in quell’età si cominciava ad essere vecchi in questa disciplina.
L’Italia, il paese che mi ha accolto
Arrivata in Italia, non ho mai smesso di meravigliarmi di tutte le cose nuove e avanzate che mi circondavano. Mi sono anche imbattuta in una realtà un po’ meno piacevole. A causa delle mie origini latine, sono sempre stata etichettata come ballerina di questo genere (latino americano) e, alla fine, ho dovuto dedicarmi a quello durante i miei primi anni in questo Paese. Non che mi infastidisse, ma sapevo che non era il mio genere e sapevo che qualcosa sarebbe cambiato per recuperare la mia identità e la mia passione.
La mia vita da quando avevo 8 anni è sempre stata la danza classica e, in un certo senso, mi ha rattristato non potermi dedicare di più ad essa.
Ricordo ancora molto chiaramente il giorno in cui, tra una lezione e l’altra, una signora di più di 60 anni mi guardò e mi disse quella frase che avrebbe dato inizio al cambiamento della mia vita.
Ana mi ha detto: “Si può vedere che sei una ballerina per via della tua eleganza e portamento quando ti muovi”
Non serviva altro. Ho notato dalle sue parole che la danza classica era una passione che condividevamo, ma Ana, a differenza mia, non l’aveva mai fatta.
Sono rimasta per qualche minuto a pensare; più che un’idea fu un’illuminazione e gliela proposi immediatamente a lei.
E se io stessa creassi un metodo pensato solo da e per le donne over 40? Donne che vorrebbero formarsi come ballerine, non aspirando a diventare professioniste, ma a beneficiare di tutto ciò che questa bellissima arte può portare?
Quando vidi l’espressione felice di Ana capii immediatamente la risposta. Era quello che avrei dovuto fare.
La nascita della Danza Classica No Under 40
Quasi senza accorgermene, ero già al lavoro studiando, preparando, svolgendo studi e interviste per sviluppare un metodo di danza classica per tutte queste donne.
Era un duro lavoro che combinavo con la mia solita routine, ma era qualcosa che mi appassionava al punto tale che da quel momento diventò la mia missione.
Ovviamente, Ana fu una delle mie prime allieve.
Il nome dice già molto. Non sono lezioni di danza classica come la ginnastica dolce, né la solita danza classica dove ognuno deve cavarsela al meglio. È Non Under 40 per 2 motivi principali:
- Non sono ammesse donne più giovani, il che la rende una comunità esclusiva in cui le donne incontrano i loro coetanei.
- Possono allenarsi in tutta sicurezza, tenendo conto dei limiti che hanno negli anni, ma anche delle loro esigenze e del loro pieno potenziale.
Oggi posso dire di aver formato migliaia di donne e che si è creata una bella community che chiamo ‘No Under’. Inoltre ogni anno do la possibilità a più donne di venire da noi, di conoscerci, unendosi a noi in qualsiasi momento dell’anno, sia attraverso le Open class in aula o con zoom o attraverso i corsi online.
Danza Classica No Under 40 da ottobre 2017, data della sua nascita, continua ogni anno a diffondere la possibilità che ogni donna possa praticare la danza classica come fanno i giovani o le professioniste, che ogni donna continui a credere e a lottare per i suoi sogni, perché questa volta non dovrai sederti passivamente su una poltrona da teatro, questa volta potrai vivere da protagonista il magico mondo del Balletto.