La Danza Classica ti può sembrare una sola ma in realtà ce ne sono tante
Con l’inizio della nuova stagione sono arrivate nuove allieve nella community di Danza Classica No Under 40 e, come di consueto, arrivano piene di domande. La realtà è che il balletto è molto complesso e porta con sé un importante carico culturale che cerco di trasmettere a lezioni, nei miei canali social e come ogni venerdì qui sul mio blog.
Un po’ di storia
Anche se oggi non tocchiamo molto in profondità la storia, va detto che ciò che conosciamo oggi come balletto ha più di 300 anni. Dobbiamo andare indietro al Quattrocento nella Francia del re Luigi XIV, detto anche il Re Sole. Il suo amore per la danza classica era così grande da fondare lui stesso la prima academia di balletto: l’Opera di Paris
Da quel momento, la danza classica cominciò a essere codificata e bassata sul principio dell’en dehors (posizioni dei piedi all’infuori). Sicuramente ormai avrai capito perché il francese è la lingua per eccellenza di quest’arte? Per decenni sono stati i francesi a rimanere il punto di riferimento della danza classica.
Diversi tipi di danza classica
Per chi non ha mai studiato quest’arte, è molto probabile che quando si parli di danza classica, si pensi a una serie di passi sulle punte e basta, ma la danza classica è molto di più. Da sempre un mezzo per l’uomo per penetrare in altre vite, raccontare modi di vivere, epoca storica, credenze, tabu, amore, tradimento, rinascita, amore e perdono proprio come gli attori dei film di Hollywood.
Balletto romantico
Questo primo stile è riuscito a durare fino ad oggi. Come il romanticismo nelle altre arti, nel caso del balletto incorpora anche finali tragici, amori impossibili ed esseri soprannaturali.
Il suo inizio può essere collocato nell’anno 1830 insieme a María Taglioni che diede vita alla Sylphide personaggio creatura romantica ed eterea in cui compaiono sia tutù lunghi che le prime scarpette da punta. Balletto che, tra l’altro, raccolgo nel mio libro ‘Danza Classica No Under 40-La Metodologia‘ in quanto è uno di quelli fondamentali che studiano le ballerine No Under 40.
‘La Sylphide’ creerà posto all’uso delicato delle braccia, a un maggiore risalto dei ruoli femminili e a una tecnica raffinata sulle punte per creare la sensazione aerea dei ballerini. Come balletto più rilevante dell’epoca, spicca ‘Giselle’, di cui parlo anche nel mio libro, che fu presentato per la prima volta nel 1841 per mano di Carlotta Grisi come protagonista, anche se la versione meglio conservata e che viene ancora eseguita sarà arrivata anni dopo con il coreografo russo Marius Petipa.
Balletto imperiale
Dobbiamo collocarci nella metà del diciannovesimo secolo. Diciamo che il pubblico era un po’ stanco del balletto romantico e l’attenzione si spostò da Parigi alla Russia. Proprio Marius Petipa, di cui ti ho già parlato, darà il via a questo nuovo stile.
Qui si accorciano le gonne per arrivare ai tutù piatti, ad una tecnica ed espressività più evoluta e dove si parla di virtuosismo, come nel caso dei 32 fouetté de ‘Il lago dei cigni’, forse uno dei balletti più notevoli di questo stile insieme a ‘ Lo Schiaccianoci’
Balletto neoclassico
Ora facciamo un grande salto insieme per collocarci nel 20° secolo e negli Stati Uniti. E fu qui che il coreografo russo Georges Balanchine, emigrato a New York nel 1935, fondò la famosa The School of American Ballet e con lui arrivò la danza neoclassica.
Ovviamente questa nuova tecnica si baserà su tutto quanto sopra ma la sua particolarità è che farà sparire i grandi set di scenografia dai palcoscenici. Diciamo che qui il focus sarà sui movimenti con grande lavoro estetico, soprattutto sui pas de deux.
La danza classica oggi
Il balletto, come si vede, è un’arte viva che cresce, si evolve e innova ed è per questo che, negli anni, ha subìto tutte queste trasformazioni. Questo, secondo me, lo rende ancora più interessante, saranno le prossime generazioni a determinare altri nuovi cambiamenti, impossibili da fermare. Parallelamente a questi cambiamenti, sono nate e state definite le principali scuole di danza classica e per esistere una di queste necessita per forza di una metodologia e didattica scritta e codificata.
Tenendo presente quest’ultimo concetto, vediamo quali sono i diversi metodi riconosciuti a livello mondiale.
- La tecnica russa, detta anche Vaganova, con la quale mi sono formata come insegnate. Si basa sulla eleganza e lo stile raffinato inspirato dal Balletto Imperiale, è anche la combinazione delle gamba molto alte all’aria. Per eseguire al meglio questa metodologia si richiedono ballerine, alte e magrissime, la tipica ballerina russa.
- La tecnica italiana o Cecchetti. Ha routine fisse per ogni giorno della settimana e un programma molto rigoroso. È noto come il balletto basato sulla scienza e la rapidità dei passi.
- La tecnica inglese o Royal. Sottolinea l’attenzione ai dettagli, l’elegante espressione drammatica e la pulizia di ogni posizione. Possiamo dire che mescola il meglio dei due precedenti.
- La tecnica danese. Privilegia l’armonia tra musica, corpo e romanticismo.
- La tecnica cubana, la più giovane di tutte è sicuramente una delle tecniche che porto più nel cuore perché è quella con cui mi sono formata a Cuba sin come ballerina professionista. È stato sviluppato dall’incredibile ballerina Alicia Alonso e suo marito il maestro Fernando Alonso (in questo post te ne ho parlato) creata apposta per il fisico e il carisma dei cubani. Ciò che troviamo di diverso con le altre è che uomini e donne imparano la danza classica per separato e mai mescolati. La ballerina è molto femminile ed espressiva mentre l’uomo è molto maschile e gentiluomo. I ballerini cubani amano il virtuosismo, sono molto bravi musicalmente e la loro capacità piu speciale: gli equilibri, i salti, e le piroette. In questo caso vedremo ballerine di statura media e uomini con un corpo molto definito muscolarmente.
La metodologia ‘Danza Classica No Under 40‘
Dopo aver parlato delle migliore metodologie al mondo per i professionisti non posso non menzionare una innovazione degli ultimi anni in termini di danza classica. La metodologia da me ideata nel 2017 in questo caso non per professionisti ma solo per le donne di 40, 50 e più anni che hanno sempre voluto fare danza classica o che hanno smesso ad un certo punto della loro vita, lasciando il loro sogno spezzato a metà. È una tecnica pensata e fatta su misura per over 40, 50, 60 e più anni con poca o zero esperienza, che rispetta l’anatomia dei loro corpi, la condizioni fisica attuale, i loro obiettivi ma anche delle loro paure.
Danza Classica No Under 40 è frutto del mio bagaglio: la scuola cubana e la scuola russa
Precisione, qualità nella esecuzione dei movimenti e la semplificazione dei passi sono i segreti che ho apportato a questa metodologia mescolati con la femminilità e la alta autostima che si ottiene grazie al lavoro finale del Repertorio Classico.
Ora ti starai chiedendo quale di tutte queste tecniche sia la migliore di tutte?. Ebbene, se sei una donna di 40, 50 o più anni, senza dubbio la metodologia perfetta per te è ‘Danza Classica No Under 40’ e non è perché l’ho creata io ma perché è stata studiata ad hoc per accompagnare da zero a questo pubblico come nessun altra menzionata prima.
Se vuoi provarlo e toglierti ogni dubbio, ti invito a fare clic sul link sotto così da avere una lezione completa in omaggio con me e il il mio metodo.
Voglio fare la mia prima esperienza con il Metodo No Under 40!